Il vostro bambino è pronto per iniziare a guardarsi intorno e scoprire il mondo mentre lo portate in giro? O vi state chiedendo se sia già arrivato il momento di lasciarlo camminare da solo? Questo articolo risponde ai vostri dubbi su quando e che tipo di passeggino utilizzare.
Quando usare il passeggino?
Indice
Il momento ideale per sostituire la carrozzina con il passeggino è quando il piccolo è in grado di sostenersi da solo in posizione eretta sullo schienale. In generale, avviene a 5-6 mesi. Tuttavia, varia da bambino a bambino, perciò è importante la vostra osservazione.
Quando vedete che il vostro bambino, stando disteso, comincia a cercare di alzarsi, allora significa che probabilmente può stare seduto. Inizialmente, avrà bisogno comunque di aiuto, finché si abituerà alla nuova posizione e la muscolatura si sarà rinforzata.
Perciò è importante capire non solo quando e come usare il passeggino, ma anche quale tipologia si combina perfettamente con il vostro bambino e il vostro stile di vita.
Quale tipo di passeggino scegliere?
Sicuramente desiderate il passeggino migliore per il vostro bambino e che, al tempo stesso, vi permetta di passeggiare, fare le vostre commissioni, viaggiare, uscire…
Ma come destreggiarsi tra le tantissime alternative a nostra disposizione?
Vediamo insieme come trovare quella che più si adatta al vostro bambino e alle vostre esigenze. Che viviate in città o in campagna, vi spostiate in auto o con i mezzi pubblici, amiate le lunghe passeggiate con il vostro bimbo, c’è un passeggino che fa al caso vostro.
Il passeggino per neonato
Se vi state preparando ad accogliere un neonato, vi starete chiedendo qual è il modo più comodo e sicuro di trasportarlo durante i vostri impegni quotidiani e se potete investire in un unico prodotto anziché comprare fasce, carrozzine, seggiolini, passeggini.
Prima dei 3 mesi, il bimbo non ha il controllo motorio della testa. Infatti, nei primi mesi di vita, di solito, si usa la carrozzina, in cui può stare completamente disteso, come nel lettino.
È possibile quindi usare il passeggino a 3 mesi? La risposta è sì, a condizione di scegliere quello giusto.
Il passeggino per neonato fa al caso vostro se volete qualcosa che accompagni il vostro bimbo nella crescita. La sua caratteristica principale è lo schienale completamente reclinabile. In questo modo, il neonato nel passeggino sarà comodamente disteso.
In alternativa, esistono passeggini in cui il sedile può essere sostituito con un una navicella come quella della carrozzina. In questo caso, opterete per un passeggino trio o un passeggino duo.
Naturalmente, queste alternative garantiscono la stessa sicurezza della carrozzina, con il vantaggio di adattarsi alle necessità che si presentano nelle diverse prime fasi di vita del neonato.
Alcuni esperti consigliano di preferire inizialmente soluzioni che permettano di mantenere del contatto visivo tra il bimbo e il genitore, per passare poi alla posizione seduta nel passeggino, grazie alla quale può invece guardarsi intorno.
Non è necessario, comunque, rinunciare al contatto visivo non appena si effettua il passaggio dalla posizione distesa a quella seduta. I passeggini con la seduta reversibile permettono di rivolgere il bambino verso il genitore o di guardare in avanti.
Considerate anche di poter regolare la reclinazione dello schienale a seconda dell’umore del vostro bimbo. Se è un po’ più stanco, potete farlo distendere comodamente. Se, invece, è di umore vivace e curioso potete preferire la posizione dritta.
Infine, se decidete di optare per un passeggino per neonato che possa fare anche da carrozzina, prestate attenzione alle sospensioni e all’imbottitura della navicella. Specialmente in questa fase, il bambino deve essere ben protetto dai potenziali urti tra le ruote e il suolo.
Il passeggino trio
Il passeggino trio (o carrozzina trio), tecnicamente chiamato “sistema modulare trio”, è ottimo per semplificare la vita ai neogenitori. In un unico oggetto si trovano tre diverse soluzioni che accompagnano il bimbo dalla nascita fino a quando muove i suoi primi passi.
Ma da cosa è composto? Il trio consiste in un telaio su cui si possono montare la navicella, l’ovetto e la seduta da passeggino.
Montando la navicella sul telaio si ottiene una vera e propria carrozzina che, come abbiamo già osservato, è il mezzo più adatto per trasportare il neonato. Benché alcune navicelle siano omologate anche per l’automobile, è sempre preferibile utilizzare il seggiolino per auto.
L’ovetto si può agganciare al telaio per il trasporto come passeggino oppure può essere utilizzato per il trasporto del bimbo in auto. È ottimale perché sostiene il bambino dalla nascita fino al raggiungimento di 13 kg. Qui una guida dettagliata sui seggiolini auto.
Infine, troviamo la seduta del passeggino, da installare quando il bimbo è pronto a stare seduto. Questa è completa di cintura di sicurezza e cappottina, nonché della funzione reclinabile e, a volte, anche reversibile.
Lo svantaggio principale del sistema modulare trio è che è poco maneggevole e più pesante rispetto ad altri tipi di carrozzine o passeggini.
Insomma, il passeggino trio è versatile e indubbiamente perfetto se volete una soluzione sia per gli spostamenti a piedi che in auto e che resti con voi a lungo.
Il passeggino duo
Se, invece, non utilizzate l’auto e volete comunque una soluzione che vi permetta di fare due acquisti in uno, be’, non avete che da cercare un passeggino duo.
La differenza sostanziale tra il passeggino duo e il passeggino trio è semplicemente che il duo non è dotato dell’ovetto.
Il passeggino leggero
Quando il bambino inizia a voler camminare e scendere dal passeggino, mentre assecondate la sua curiosità tenendolo per mano, vorrete anche avere un oggetto semplice da maneggiare mentre lo tenete ma che sia comunque a disposizione appena si stanca.
Con la crescita aumenta, naturalmente, anche il peso del bambino. Perciò, potreste decidere di dismettere il passeggino tradizionale o il passeggino trio e optare per un passeggino leggero.
Generalmente, il passeggino leggero è utilizzabile già dai 6 mesi.
Il peso ridotto di questo passeggino è il suo punto forte per diverse ragioni. Innanzitutto, lo rende meno ingombrante rispetto agli altri. Così, potrete trasportarlo ripiegandolo comodamente se prendete i mezzi pubblici o la vostra auto è di dimensioni ridotte.
In secondo luogo, l’imbottitura più sottile è un’alleata dei mesi estivi perché fa sudare meno il bambino. La maneggevolezza di questo passeggino, poi, lo rende adatto ad essere usato anche in spiaggia, senza problemi di mobilità sulla sabbia.
Esistono due tipologie di passeggino leggero: quello a ombrello e quello classico. Il passeggino leggero a ombrello occupa molto meno spazio e si richiude, appunto, come un ombrello, ma è comodo per il bambino solo per viaggi di breve o media durata.
Il passeggino leggero classico, d’altra parte, associa la leggerezza del modello a ombrello con le comodità del passeggino normale. Rispetto al modello a ombrello, è un po’ meno maneggevole e occupa più spazio.
Il passeggino gemellare
Senz’altro, alla sorpresa e la gioia doppie all’annuncio dell’arrivo di due gemelli è seguita la questione di come muoversi contemporaneamente con entrambi. Il passeggino gemellare è un sistema pratico per risolverla.
Il passeggino gemellare può avere tutti gli accessori e le caratteristiche dei passeggini “normali”. Tuttavia, occupa più spazio ed è più pesante. Per questo motivo, cercate di optare per un passeggino di tipo leggero.
Questa tipologia è disponibile in due modelli, che si differenziano essenzialmente per visuale a disposizione dei bimbi, lunghezza e larghezza.
Nel modello tandem, i bimbi sono seduti uno dietro all’altro. Alcuni modelli sono componibili e permettono di posizionare, invece, i bimbi in modo che si guardino a vicenda.
Nel modello affiancato, i bambini nel passeggino godono della stessa visuale perché seduti uno accanto all’altro. Questo tipo è meno comodo quando si cammina in spazi stretti.
Fino a che età usare il passeggino?
L’abbandono del passeggino deve avvenire in modo graduale, assecondando lo sviluppo del bambino e non anticipando i tempi. Il bambino deve abituarsi progressivamente a percorrere le distanze a piedi e a sviluppare il senso dell’orientamento.
L’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma consiglia di iniziare ad abituare il bambino attorno ai 2 anni, per raggiungere l’eliminazione definitiva del passeggino verso i 4 anni.
Considerazioni finali
Praticità, comodità e sicurezza possono andare di pari passo in ogni fase dei primi anni di vita del bambino quando si tratta di portarlo con sé all’esterno.
Non c’è un modello di passeggino nettamente migliore degli altri, ma c’è indubbiamente un modello che è più compatibile con lo stile di vita e le necessità di ogni famiglia.
Gli aspetti principali da considerare sono: l’età del bambino, i mezzi di trasporto che si utilizzano, il peso, le dimensioni e gli accessori del passeggino e, infine, la durata che deve avere e il budget a disposizione.